bioregionelogo bioregionale

Home Page
Cerchio degli Anziani
Eventi
Letture Bioregionali
Links in Sintonia
Bacheca
Autori


Abbiamo bisogno di politiche positive che vedano questa crisi della Tarda Industrializzazione come una transizione verso una società che sia basata sulla vita piuttosto che sul dominio di essa.

Peter Berg
tratto da "Raise the stakes" n.8 autunno 1983









Peter Berg
Alza la Posta
saggi storici sul bioregionalismo
selezione a cura di Giuseppe Moretti
Mimesis 2016
Pagg. 140
info: morettig@iol.it


Il libro contiene dodici brani che, nelle intenzioni del curatore, ben rappresentano il percorso di Peter Berg nell'articolazione e nella diffusione del concetto bioregionale. Dopo i primi due testi che hanno la funzione di manifesto del bioregionalismo, i successivi ne svelano progressivamente il significato, rimanendo comunque sempre ben ancorati ai luoghi e ai fatti: è il caso, per esempio, del contributo intitolato "Riabitare la California", in cui viene definito il concetto di bioregione, partendo proprio dalla realtà statunitense. La finalità del pensiero bioregionale è quella di considerare l'umanità da un punto di vista storico-antropologico e di tracciare le linee guida per un post-ambientalismo che abbia come obiettivo quello di avanzare proposte per lo sviluppo di politiche localmente appropriate nel cui ambito anche le grandi città, in cui vive gran parte della popolazione mondiale, possano diventare luoghi sempre più verdi e integrati con l'ambiente circostante. Chiude il volume un'intervista con Richard Evanoff che costituisce la sintesi degli argomenti trattati da Peter Berg nel corso di questa antologia.

Peter Berg

peter bergAttore, scrittore e precursore del Movimento bioregionale. Nei primi anni ’60 a San Francisco è attivista sociale nei panni di attore con il gruppo di teatro di strada “Mime Troupe”. Successivamente è tra i fondatori dei “Diggers”, un gruppo libertario che ha operato sulla scena hippie di Haight-Ashbury fornendo gratuitamente cibo, vestiario, cure mediche e producendo editoria di controinformazione. Nel 1973 fonda, con la moglie Judy Goldhaft e un gruppo di amici, “Planet Drum”, un’organizzazione dedita alla diffusione del concetto bioregionale sia nel Nord America che nel resto del mondo. Negli anni ’80 crea, per la città di San Francisco, il “Green City Program”. Nei primi anni ’90 fonda “Guard Fox Watch”, per il monitoraggio dei giochi olimpici invernali e l’impatto di questi negli specifici ambiti bioregionali. Verso la fine degli anni ’90 viene chiamato in Equador per sviluppare un programma di recupero ecologico per la cittadina di Bahia de Caraquez, devastata da El Niño. Ha scritto diversi libri, pubblicato giornali e tenuto conferenze in giro per il mondo (anche in Italia nel 1994, 1996 e nel 2003 a Torino come GFW). Scompare nel 2011.

Giuseppe Moretti
Bioregionalista e contadino biologico. È stato tra i fondatori della “Rete Bioregionale” e, successivamente, di “Sentiero Bioregionale”. Dal 1992 pubblica “Lato Selvatico”, una newsletter dedicata alla diffusione dell’idea bioregionale in Italia. È autore di un libretto Bacini fluviali della mente pubblicato in America da Coyote Books in tre lingue (inglese, francese e italiano). Ha curato tre libri di Gary Snyder, Riabitare nel grande flusso (2001), La pratica del selvatico (2010) e per Mimesis Nel mondo poroso (2013), e un’antologia Per la Terra (2007).