Per terminare, quale contributo può dare la visione bioregionale al ri-equilibrio planetario, sia in termini sociali che ecologici? Nessuno, se rimane una mera teoria o un qualcosa che ‘cala dall’alto’. Molti, invece, se inizia a trovar posto in noi stessi e nel modo in cui viviamo e ci relazioniamo con i nostri vicini umani e non umani. In natura l’informazione corre altrettanto velocemente come su internet: se agisci in modo corretto e con umiltà questo non passa inosservato, e allora la natura ti viene incontro. E così è con le persone: se il messaggio è onesto e profondo prima o poi verrà captato e fatto proprio da altri… ma si sa, viviamo in tempi scollegati, in cuori persi e la nebbia regna nelle nostre menti. Ci vorrà tempo.
Giuseppe Moretti
da “Bacini Fluviali della Mente
Giuseppe Moretti
Bacini Fluviali della Mente
Montaonda 2021
Coyote Books 2006
Pagg.21
info: morettig@iol.it
(Anche in inglese: “Watersheds of the Mind” Coyote Books 2006)
ISBN 9788898 186518
” Una piccola presentazione della nostra posizione (bioregionale): chiara, precisa, visionaria e importante.”
Ci sono scritti che brillano di luce particolare: spesso di dimensioni ridotte, quel che comunicano va al di là della misura, aprendoci a visioni sorprendenti e complesse quanto può essere la nostra capacità di esplorarle. Bacini fluviali è uno di questi. Niente più di quattro articoli scritti per la rivista Lato selvatico, con la quale l’autore da oltre venti anni agisce come silenzioso ma costante diffusore del bioregionalismo in Italia. “Una piccola presentazione della nostra posizione: chiara, precisa, visionaria e importante” così Gary Snyder, tra i fondatori del bioregionalismo e col quale Moretti è da decenni in contatto, ha voluto con una sola frase presentarne la prima edizione, stampata prima in inglese (2005), poi anche in italiano e francese (2006), a cura della ormai (e purtroppo) mitica Coyote Books di James Koller. Ristampato il più possibile simile all’originale, con solo qualche minima correzione portata dall’autore, viene offerto a un pubblico il più ampio possibile nella sua esile forma cartacea, arricchito da un’illustrazione di Rocco Lombardi.
Giuseppe Moretti (1948), nato a Portiolo, sul Po, nel mantovano, ha viaggiato a lungo, entrando in contatto con molte realtà prima di legarsi al pensiero bioregionale. Il bioregionalismo si è sviluppato in California negli anni Settanta a opera di un gruppo di pensatori, filosofi e poeti raccogliendo i fiori migliori della beat generation, coniugandoli con la sensibilità per la Terra delle culture native americane e l’antropologia contemporanea (Peter Berg, Gary Lawlesss, Snyder e molti altri). Moretti ha riportato nella sua Terra d’origine, il podere dei genitori, questo pensiero di ecologia profonda, traducendo e curando numerosi libri e antologie, curando la rivista Lato Selvatico e pubblicando libri a propria firma. È tra i fondatori di Sentiero bioregionale.